Foto illustrativa
A Vladivostok tre credenti arrestati dopo perquisizioni in casa di testimoni di Geova
Territorio di Primorye*Testo aggiornato il 9 marzo 2023.
Il 5 marzo 2023, le forze di sicurezza hanno fatto irruzione in almeno 10 indirizzi a Vladivostok nell'ambito di un procedimento penale per credenza. Yuriy Byche, 37 anni, e Sergey Novoselov, 54 anni, sono in custodia cautelare, mentre Yegor Pogrebnyak, 27 anni, è agli arresti domiciliari.
Secondo la Direzione del Comitato investigativo della Federazione Russa per il territorio litoraneo, i credenti "utilizzando l'applicazione ZOOM... ha compiuto azioni volte a continuare l'attività di un'organizzazione estremista". È così che l'inchiesta interpreta lo svolgimento di incontri pacifici per il culto. È stato avviato un procedimento penale in base a tre parti dell'articolo estremista contemporaneamente: l'organizzazione dell'attività, la partecipazione e il coinvolgimento di altri in essa (parti 1, 1.1 e 2 dell'articolo 282.2 del Codice penale della Federazione Russa).
I funzionari del Comitato investigativo, insieme al controllo di frontiera dell'FSB, hanno lanciato un'operazione speciale nelle prime ore del mattino. Secondo testimoni oculari, le forze di sicurezza hanno ammanettato Yuriy Byche, lo hanno gettato a terra e lo hanno preso a calci più volte. L'investigatore intendeva collegarsi alla chiamata online dei credenti e filmare la loro conversazione in video. Ha chiesto a Yuriy le password per telefoni e altre apparecchiature.
In un altro caso, le forze di sicurezza hanno sequestrato dispositivi elettronici, cartoline, quaderni con appunti personali e altri oggetti ai credenti.
La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 7 giugno 2022 afferma che "le autorità russe non hanno presentato alcun elemento che, secondo la giurisprudenza della Corte, avrebbe potuto giustificare un'interferenza con i diritti dei ricorrenti alla libertà di religione, di espressione o di associazione". (§ 158). Questa posizione è condivisa dal fondatore e direttore di Human Rights Without Frontiers (HRWF, Bruxelles, Belgio) Willy Fautré: "Le statistiche sull'entità della repressione sono inquietanti. La libertà di religione o di credo è la pietra angolare di tutte le libertà".