Moskalenko c. Russia: nuovo ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo nel caso dei Testimoni di Geova
Territorio di Khabarovsk, FranciaIl 18 dicembre 2018, una nuova denuncia "Moskalenko v. Russia" è stato inviato alla Corte europea dei diritti dell'uomo con la richiesta di considerarlo prioritario in conformità con la politica della Corte di Strasburgo.
Il 2 agosto 2018, gli ufficiali dell'FSB e dell'OMON hanno invaso almeno 5 case di civili a Khabarovsk. La polizia ha sequestrato letteratura religiosa, telefoni cellulari e altri effetti personali dei cittadini. Tra gli altri, Valery Vasilyevich Moskalenko è stato interrogato e preso in custodia. È accusato di partecipare a servizi di culto e a "inni che riflettono gli insegnamenti dei testimoni di Geova". Se condannato, rischia fino a 6 anni di carcere.
La denuncia richiama l'attenzione sulla violazione da parte della Federazione Russa di diversi articoli della Convenzione europea contemporaneamente, compresi gli articoli 9, 3, 8, 17 e/o 18 (considerati singolarmente o congiuntamente ad altri articoli). Pertanto, l'articolo 18 della Convenzione vieta l'imposizione di restrizioni per scopi diversi da quelli per i quali sono state destinate. A questo proposito, la denuncia sottolinea: "L'obiettivo dichiarato di combattere l'estremismo serve da copertura per lo Stato per l'obiettivo illegale di sradicare la religione dei testimoni di Geova in Russia".
Finora sono state presentate alla Corte europea dei diritti dell'uomo più di 40 denunce da parte dei testimoni di Geova contro la Russia. Tra questi ci sono "MRO Taganrog e altri contro Russia" n. 32401/10 e altri 21 reclami (comunicati il 6 marzo 2014); MRO Samara e altri c. Russia n. 15962/15 e altri 6 reclami (comunicati il 4 settembre 2017); "Centro amministrativo dei Testimoni di Geova in Russia e Kalin c. Federazione Russa" n. 10188/17 (comunicato il 1° dicembre 2017); Christensen c. Russia n. 39417/17 (comunicata il 4 settembre 2017); "Markin e Trofimov c. Russia" n. 20/519/18; Suvorov e altri c. Russia n. 29779/18; Polyakovy c. Russia n. 32532/18; Klimov c. Russia n. 40768/18; Puida e altri c. Russia n. 42412/18; Britvin & Levchuk v. Russia (depositato il 1° novembre 2018); Bazhenov e altri c. Russia (depositato il 30 novembre 2018).